Allattamento e pregiudizi!
Ecco alcune frasi che le mamme si sentono dire troppo spesso; frasi che spesso scoraggiano una pratica fondamentale per il benessere del bambino e della mamma stessa !
– è solo un vizio
– dopo i 6 mesi il latte materno è solo acqua
– non serve a niente non è più sostanzioso
– non è meglio dagli il latte con i biscotti?
– ma non ti morde?
– ma non è ora di smettere? tra un po’ andrà alla scuola materna
– non ti sei stufata?
– se smetti di allattarla non si sveglierà più la notte
– è troppo attaccata a te, non va bene
– non è giusto per la bimba, ha bisogno di diventare indipendente
Una donna che allatta al seno, è sottoposta quotidianamente, fin dalla nascita del proprio bambino, a molti pregiudizi e pressioni che le rendono la vita non facile a livello psicologico.
Mamme che spesso si trovano ad andare “controcorrente” rispetto ad una società che propone modelli culturali del tutto distanti da quello che è il comprendere i bisogni del bambino e la sua capacità di autoregolarsi.
Cerchiamo di rassicurare e di mettere un po’ d’ordine….
1. Aiuto, non ho abbastanza latte!
L’idea di non avere latte a sufficienza (o che non sia abbastanza ‘nutriente’) è tra i timori più diffusi di molte mamme. Nella stragrande maggioranza delle situazioni non è invece così.
Ogni donna produce la quantità di latte necessaria per nutrire in modo adeguato il suo bimbo.
A parti rari casi e patologie specifiche, se il bambino non cresce indicativamente circa 170-200 grammi a settimana nel primo mese può dipendere da alcuni errori: ad esempio quando si cerca di dare limitazioni alla durata o alla frequenza delle poppate, In questo modo il seno non calibra bene oppure il bambino non riesce a poppare quanto davvero gli serve”
Il seno è una ghiandola e risponde alla legge della domanda e dell’offerta: tanto più il bimbo chiede, più il seno produce
2. Dopo 6 mesi, il latte è acqua
Il latte è sempre un alimento completo e perfetto, non ‘perde’ le sue proprietà nutrizionali nel corso dell’allattamento. È importante, invece, tenere presente che il latte della mamma varia durante ogni singola poppata e cambia nel corso della crescita del bimbo.Gli studi sulla poppata hanno dimostrato che appena il piccolo si attacca al seno, il latte contiene un’alta percentuale acquosa e altre componenti come il lattosio, enzimi, proteine, anticorpi. Dopo un po’, entrano in gioco grassi speciali che danno anche il senso di sazietà. Verso i 12 mesi, poi, il latte si arricchisce di altre sostanze (per esempio antibatterici) utili alla crescita; anche se l’aumento ponderale è meno evidente..
3. Vietatissimi aglio, cipolla, broccoli o spezie…
Quando un bimbo mostra meno entusiasmo del solito per la poppata, spesso, una schiera di ‘esperte’ è pronta a incolpare qualche cibo ‘cattivo’ che avrebbe rovinato il sapore del latte materno. In realtà, “Già in gravidanza, il bimbo sperimenta quello che mangia la mamma attraverso il liquido amniotico. Una dieta variata, bilanciata e stagionale abitua già il piccolo a sapori diversi ”.
L’unica cosa da evitare davvero è l’alcool che passa subito nel sangue e nel cervello e può essere molto dannoso per il piccolo.
4. Con il cesareo, zero latte
“Il modo in cui si partorisce non incide sull’avvio dell’allattamento, perché è l’espulsione della placenta che segnala al corpo che è il momento di iniziare a produrre latte. Quello che invece conta davvero è il sostegno che riceve la mamma subito dopo il parto”.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), “il piccolo andrebbe attaccato entro 30 minuti dalla nascita”, quindi le primissime ore sono cruciali per l’avvio ottimale dell’allattamento.
Se la mamma fatica a muoversi è indispensabile l’aiuto di una persona che le di sostegno e aiuto.
5. Allattare peggiora la miopia
La miopia è una malattia degenerativa dell’occhio che tende a peggiorare nel corso del tempo; l’allattamento non può determinare un abbassamento della vista.
6. Il dolore è ‘normale’, ci vuole pazienza…
Spesso si dice che l’allattamento è doloroso. È fondamentale individuare il più presto possibile il problema e trovare una soluzione.
Di frequente, il male che sente la mamma – è provocato da posizionamento e suzione scorretti.
Questo problema rende difficile al bebè estrarre correttamente il latte.
Quindi correre ai ripari è importante sia per la madre che per il piccolo”.
7. Allattare fa ingrassare
Ancora oggi, spesso, alle donne in gravidanza o a chi allatta viene ripetuto un vecchio detto:’Mangia per due!’. Questa convinzione risale a prima del Dopoguerra, quando la malnutrizione era quasi la norma; oggi se la mamma ingrassa, dipende, nella maggior parte dei casi, da cattive abitudini alimentari o da problemi ormonali”.
8. Con lo svezzamento, il latte non serve più
L’introduzione dei cibi solidi avviene in modo graduale attraverso piccoli assaggi. Tra l’altro, il bimbo ha bisogno di tempo per accettare il nuovo regime alimentare e il latte ne è ancora parte integrante, non è un ‘di più’.
Secondo l’Oms, il latte materno dovrebbe essere ancora l’alimento principale fino al primo compleanno ed è buona prassi continuare ad allattare se se ne ha la possibilità.
9. Lo stress manda via il latte
La storia che stress, spaventi, o imprevisti infelici di varia natura, possano ‘mandare via’, improvvisamente, il latte è ancora una convinzione largamente condivisa.
Quello che invece accade è diverso.
In una situazione di emergenza può bloccarsi temporaneamente la discesa del latte (l’ossicitina rallenta).
In questo caso, il bimbo si lamenta perché fa più fatica ma cercando di rilassarsi, e con un po’ di pazienza, grazie alla suzione stessa (che stimola la ghiandola), la produzione di latte riprende normalmente.
10. In allattamento non si possono prendere farmaci
La maggior parte dei farmaci presi dalla madre compare nel latte. La cosa importante non è questa, bensì quanto la sostanza venga assimilata dal bambino e quali effetti potrà avere. Durante l’allattamento si dovrà sempre consultare il medico prima di prendere qualsiasi medicinale, che sia un farmaco da banco oppure dietro ricetta medica.
Inoltre, ricorda che non è vero
Non e vero che…se mio figlio non dorme è colpa dell’allattamento al seno.
Non e vero che…la birra fa latte.
Non e vero che…se hai il seno piccolo sicuramente non avrai latte!
Non e vero che…allattare rovina il seno!
Non è vero che…i bambini allattati al seno hanno bisogno di un supplemento di vitamina D!
Non e vero che…non puoi allattare in gravidanza perchè altrimenti vengono le contrazioni. L’allattamento al seno produce ossitocina che può produrre effettivamente contazioni extrauterine, ma in una gravidanza fisiologica non sussistono complicazioni.
Non è vero che…se il bambino si sveglia ripetutamente la notte è sempre per fame e perchè il tuo latte non lo sazia
Non è vero che…l’allattamento al seno dopo l’anno di età ostacola l’autonomia dei bimbi.
Non é vero che…”tu sei stata fortunata a riuscire ad allattare, io non ho avuto questa fortuna” tutte le donne sono in grado di allattare tranne pochissimi casi dovuti a patologie.
Non è vero che…il bimbo usa il seno come ciuccio… è il ciuccio che imita il seno
Non è vero che…l’allattamento al seno non è conciliabile con il lavoro.
Non è vero che…il latte artificiale è più nutriente di quello materno!
Non è vero che…bisogna preparare il seno in gravidanza.
Non è vero che…quando ritornano le mestruazioni bisogna smettere di allattare!!!
Non è vero che…con il ritorno del ciclo il latte cambia sapore!
Non è vero che…se col tiralatte escono pochi ml di latte allora vuol dire che non ho latte! La suzione del bambino è molto diversa e stimola maggiormente la fuoriuscita di latte!
Non é vero che…non riuscirai mai ad allattare se hai il capezzolo piccolo.
Non è vero che…se lo allatti a richiesta non sarà mai indipendente.
Non è vero che…se i seni sono sgonfi è perché c’è poco latte.
Non è vero che…se bevi acqua fredda mentre allatti al bambino fa male!
Non è vero che…un seno piccolo ha poco latte!
Non è vero che…dopo un cesareo non si può allattare al seno.
Non è vero che…se allatti ti esaurisci, nel senso che è normale essere stanchi quando si ha un bimbo piccolo, e se ci si sente molto stanche si può pensare di ridurre o eliminare altri impegni o di chiedere aiuto, se si può, prima di pensare di non allattare più al seno